Cos’è il Blended Learning
Il Blended Learning, traducibile in lingua italiana come apprendimento misto o ibrido è un metodo di insegnamento che integra le nuove tecnologie dell’e-learning (didattica a distanza o DAD) e media digitali con le tradizionali attività in classe condotte da un insegnante o un formatore, offrendo agli studenti maggiore flessibilità per personalizzare il proprio percorso apprendimento.
INTRODUZIONE
L’istruzione, nel terzo millennio, non consiste più nel solo prendere appunti, consultare testi e memorizzare fatti e nozioni. Oggi, educatori innovativi sia nell’istruzione superiore che universitaria, ma anche per la formazione e lo sviluppo aziendale stanno integrando l’apprendimento tradizionale con strumenti che sfruttano la tecnologia e l’interattività.
Ancor prima che la recente pandemia di COVID-19 rendesse la didattica a distanza una scelta quasi obbligata, la formazione online si era già consolidata come uno strumento per l’apprendimento e per il conseguimento di titoli di studio sempre più utilizzato in ambito scolastico e lavorativo.
L’e-learning come alternativa alla frequentazione di un corso in aula si è affermato negli ultimi anni in diversi ambiti:
- Informale: i classici corsi che contribuiscono all’arricchimento personale ma che non portano al conseguimento di un titolo professionale. Ad esempio corsi di cucina, di PNL, di musica.
- Formale: l’e-learning propriamente detto, dove il supporto digitale o un collegamento in remoto con un insegnante consente un percorso alternativo alla frequentazione “fisica” che porta lo studente al conseguimento di un titolo riconosciuto: un diploma, una laurea o una specializzazione accademica.
- Aziendale: supporti audiovisivi e test online sono usati per consentire a dipendenti e collaboratori di fare corsi di aggiornamento o per acquisire nuove competenze in ambito lavorativo.
Il blended-learning, come metodo, nasce dal presupposto che sia la frequentazione di persona di un corso, sia l’integrazione delle nuove tecnologie di apprendimento possano essere unite al fine di coniugare i vantaggi di entrambe le forme di insegnamento.
Cos’è, nel dettaglio il Blended-Learning o apprendimento ibrido
Secondo una stretta interpretazione della definizione di Blended Learning, questo prevede che parte dell’apprendimento avvenga online in un formato attraverso cui lo studente abbia un certo controllo sul percorso e sui tempi di interazione con i contenuti didattici; le lezioni, tuttavia, prevedono anche una quota percentuale di presenza fisica in un’aula con un insegnante.
Il fine del blended learning è che l’apprendimento online e di persona siano complementari, ovvero che abbiano pari importanza nel processo di formazione dello studente.
Vantaggi del Blended Learning
La forza dell’apprendimento misto risiede nella sua potenzialità di migliorare e arricchire l’esperienza formativa degli studenti.
Studi specifici (cit: Does Video In The Classroom Work? New Student Performance Data – Panopto Video Platform) hanno dimostrato che “l’apprendimento misto” riduce i tassi di insuccesso, migliora l’apprendimento e aumenta il coinvolgimento degli studenti, combinando i migliori aspetti dell’insegnamento tradizionale e dell’istruzione online.
Un aspetto importante del blended learning è la flessibilità e la scalabilità, ovvero che i tempi di formazione ruotano intorno al singolo studente: coloro che imparano a padroneggiare un concetto prima dei loro compagni di corso possono andare avanti senza dover aspettare e, al contrario, chi necessita di di più tempo non è costretto rincorrere i tempi degli insegnanti senza aver completamente l’argomento.
Si sta dimostrando un modello di apprendimento scalabile che funziona semplicemente per diverse popolazioni di studenti.
Prima di addentrarci nelle diverse tipologie di Blended Learning, è importante ribadire una discriminante cruciale: l’apprendimento misto non è una mera fusione tra insegnamento tradizionale e supporti multimediali. Gli elementi “personali” e “online” lavorano in simbiosi per creare un’esperienza di apprendimento più ricca e non si limitano a duplicare i contenuti del corso in vari formati.
I quattro modelli di Blended Learning
Posto che nel momento che l’apprendimento ibrido risponde ai seguenti requisiti: simbiosi tra online e offline e scalabilità dei tempi di apprendimento in relazione alle esigenze del singolo studente, i modelli di blended learning possono essere infiniti, il Christensen Institute, circa un lustro fa, provò a codificare 4 modelli standard .
ROTATION MODEL (Modello di Rotazione)
E’ il modello più comune, e anche il più vasto. Gli studenti all’interno di una singola classe alternano diverse attività di apprendimento. In un modello di rotazione dell’apprendimento misto, tuttavia, almeno una di queste attività è l’apprendimento online. Altri esempi di attività di rotazione potrebbero includere momenti individuali con l’insegnante, interazioni con gruppi di pari (peer-to-peer) e lezioni tenute dall’insegnante. Nel modello di Rotazione classico gli studenti imparano principalmente in un ambito scolastico, in una classe, con il proprio insegnante.
Data la sua complessità possiamo isolare quattro ulteriori modelli all’interno del Rotation Model.
Station Rotation Model
All’interno di una sola classe sono disposti banchi per l’insegnamento classico ma anche postazioni per l’e-learning
Lab Rotation Model
Simile allo Station Model, ma gli alunni si muovono attraverso almeno due classi diverse: una per l’insegnamento classico, l’altro per attività svolte su PC.
Flipped Classroom model
In questo sottomodello del Rotation Model, la didattica elettronica sostituisce in tutto o in parte quella tradizionale. La frequentazione fisica della classe avviene in occasione di prove pratiche o per confronti con l’insegnante (che rimane presente, ma non è più il centro della didattica).
Individual Rotation Model
Nel modello di rotazione individuale, ogni studente ha un proprio e personalizzato programma di rotazione tra classi tradizionali e momenti di apprendimento virtuale.
Il FLEX MODEL (Modello flessibile)
Il secondo modello di blended learning è quello definito: flessibile.
Il grosso dell’apprendimento nel modello Flex è online, ma gli studenti trascorrono principalmente il tempo in aula. Il vantaggio risiede nel fatto che l’apprendimento dipende dalle capacità dello studente, che può però contare sulla guida diretta dell’insegnante nella sua classe.
Gli studenti quindi trascorrono più tempo nell’imparare le nozioni di base online, e ciò consente agli insegnanti di dedicare più tempo agli studenti più problematici o all’approfondimento di aree didattiche con gli studenti più avanti nel percorso.
Il modello Flex è più diffuso di quanto si pensi; è il modello che si usa in genere quando uno studente deve recuperare crediti formativi o guadagnarne con attività didattiche parallele a quelle previste dal normale piano di studi.
A LA CARTE MODEL (Il modello più personalizzabile dal singolo studente)
Rappresenta il modello più personalizzabile da parte dello studente, che può costruirsi autonomamente piano di studi, scegliendo corsi online che integrino o sostituiscano le lezioni in aula, con questi ultimi però che devono costituire una quota rilevante dell’intero percorso formativo -come detto in apertura, il blend learning INTEGRA il digitale e l’apprendimento tradizionale.
Questo modello differisce sostanzialmente dalle scuole virtuali full-time perché l’online non costituisce l’intera esperienza scolastica per gli studenti. Mentre alcuni corsi sono online, altri vengono frequentati a scuola, quindi gli studenti continuano a trarre vantaggio dall’interazione con insegnanti e compagni.
ENRICHED VIRTUAL MODEL
Il modello Enriched Virtual (Virtuale Arricchito) consente agli studenti completare alcuni i corsi totalmente online da remoto, pur integrandoli con sessioni di apprendimento di persona concordate con il loro insegnante.
Sebbene l’apprendimento online sia fondamentale per il modello Enriched Virtual, differisce dalle scuole virtuali a tempo pieno perché l’apprendimento di persona con il docente è una componente obbligatoria dei corsi.
Molti istituti di formazione online stanno convertendo i loro programmi per avvicinarsi ad un modello virtuale arricchito per fornire agli studenti la fondamentale esperienza di studio che si può vivere solo in un’aula didattica fisica.
IN CONCLUSIONE
Il principio ispiratore del Blended Learning è la flessibilità e il porre al centro dell’attività formativa lo studente attraverso l’uso delle nuove tecnologie, unito alla tradizionale interazione con insegnante e compagni di corso.
Il fine è quello di fornire allo studente un’esperienza completa, più ricca, più formativa, rispettando quelli che sono i suoi personali tempi di apprendimento, attività personali al di fuori della scuola e, perché no, le sue inclinazioni e le sue aspirazioni.
Per quanto il blended learning sia stato codificato in quattro modelli, rispettando i principi che differiscono questo modello dalla semplice formazione online, le sua modalità di applicazione possono essere infinite.